Auto elettriche usate: il trucco delle batterie che pochi conoscono (e che può farti risparmiare migliaia di euro)

Le auto elettriche faticano a decollare, per diverse cause, e le aziende automobilistiche mettono le mani avanti: il futuro delle batterie?

Il settore dell’automotive sta attraversando, molto probabilmente, il periodo peggiore nella sua storia. Se nel corso degli anni, il settore ha registrato di anno in anno vendite sempre più consistenti, muovendo giri d’affari enormi, da qualche anno il mercato dell’auto si è arrestato. Se la crisi è germogliata una decina di anni fa, negli ultimi 5 anni, ossia nel periodo post pandemico, il mercato è letteralmente caduto in ginocchio.

Ricaricare auto elettrica
Ricaricare auto elettrica (arsialweb.it)

Quali sono le cause? Bè, i conflitti geopolitici, la scarsità delle risorse primarie, le tecnologie sempre più avanzate e che comportano costi più elevati, la guerra dei dazi, la rivoluzione Green, infine, il prezzo finale che arriva al consumatore, con i prezzi di listino sulle auto aumentati del 30% rispetto a 15 anni fa. Vale a dire che, se un’auto costava 10/12 mila euro nel 2010, oggi lo stesso modello costa 16/18 mila euro.

La crisi del settore dell’auto: l’elettrico è pronto per dare vita a un mercato di seconda mano?

Le famiglie perdono potere di acquisto, gli stipendi sono paralizzati da decenni, ma le auto, anche le più economiche, ormai costano tantissimo, quasi 20 mila euro. Un’esagerazione che sta portando al collasso dell’industria dell’automobile, con tanti stabilimenti fermi e altri costretti a lavorare a ritmi dimezzati. La crisi sta investendo sia le auto con motore endotermico, sia le elettriche.

In particolare, queste ultime non riescono a decollare perché costano troppo per una famiglia comune, parliamo di cifre esorbitanti. Ma non solo, perché l’elettrico ancora oggi comporta molti pregiudizi e dubbi riguardanti alcune criticità. Il 2024 si è chiuso con 1,4 milioni di immatricolazioni in meno rispetto al 2023, anno in cui già si era osservato un calo nelle vendite di auto.

Auto in ricarica alle colonnine elettriche
Auto in ricarica alle colonnine elettriche (arsialweb.it)

La quota di mercato è calata del 14%. Le automobili nuove non vendono, costano troppo, mentre è florido il mercato dell’usato, e infatti anche in questo contesto i prezzi sono aumentati. A pesare sul mercato dell’elettrico, sceso del 2% rispetto al 2023, c’è anche la carenza delle infrastrutture, con le colonnine di ricarica ancora poco diffuse sul territorio.

Mercato dell’auto elettriche in difficoltà, quali sono le prospettive future

Come affermano gli esperti, a soffrire è tutto il settore, neanche le auto a benzina vendono perché costano troppo. Ma se queste, tra qualche anno spariranno dalla circolazione, resteranno le elettriche. Le elettriche, però, costano ancora di più. Le full Electric, infatti, partono da un minimo di 25 mila euro, e vanno a salire, parliamo di quasi 10 mila euro in più rispetto ai motori endotermici.

Al momento dell’acquisto, a parità di vettura, un automobilista preferirà sempre la benzina, se può risparmiare così tanto. Fino a quando non diminuiranno i prezzi base, l’offerta non aumenterà, e le auto elettriche non decolleranno mai. L’Italia, tra l’altro, lo scorso febbraio ha fatto decadere tutti gli incentivi sull’acquisto di veicoli elettrici.

Auto elettrica in ricarica
Auto elettrica in ricarica (arsialweb.it)

Se elettriche sono il futuro, poiché comportano meno costi di manutenzione, sono più efficienti e meno inquinanti, si potranno mai dare vita a un mercato di seconda mano? In tal senso, si avrebbe un problema in più: come si valuta il chilometraggio di un’auto elettrica? Come si calcola l’usura della batteria? Occorre per forza recarsi in un’officina specializzata per calcolare l’usura della batteria, un privato non può farlo, a differenza di un’auto termica, dove si guardano i chilometri percorsi ed eventuali rumori durante l’accensione del motore.

In UK, una batteria elettrica sotto i 100 mila km è certificata ancora efficiente. Ma quanto dura una batteria? Le case automobilistiche promettono 8 anni di garanzia, dopodiché garantiscono un livello minimo di capacità dell’80%. La batteria, secondo alcune ricerche, si degrada dell’1,5% all’anno, con il degrado che si osserva maggiormente nei primi 5 anni, dopodiché rallenta.

In dieci anni, la batteria perde meno del 20% della sua energia. Una variazione quasi impercettibile mentre si guida. La salute di una batteria dipende anche da altri fattori: il periodo di inutilizzo, il numero di ricariche, le temperature estreme nei periodi estivi. Nel futuro, le batterie sfrutteranno altre tecnologie, non saranno solo di litio-ferro-fosfato, ma anche al sodio, più economiche e in grado di garantire tempi più brevi di ricarica.

Gestione cookie