Viaggiare in autostop è uno dei modi alternativi per girare il mondo. I vantaggi dell’autostop sono innegabili: gli autostoppisti riescono a viaggiare low cost ed hanno la possibilità di imbattersi in nuove culture e in modi di pensare differenti. A dispetto di quanto si possa pensare, l’autostop è ancora molto utilizzato per viaggiare on the road. E, a quanto pare, è più semplice di quanto si possa pensare. Soprattutto in Italia è molto facile trovare un’auto disposta a fermarsi per far salire a bordo un autostoppista. Fare l’autostop, inoltre, non è per niente difficile: basta armarsi di pazienza e rispettare un po’ di regole comportamentali e di “bon ton” che non guastano mai.
Viaggiare in autostop: l’abbigliamento e il comportamento
Chi decide di viaggiare in autostop entrerà inevitabilmente in contatto con persone sconosciute. Per questo motivo, la prima impressione è la più importante, è quella che conta. Dovrete, innanzitutto, pensare che l’autostop non si improvvisa ma è un’arte, una pratica da imparare e da curare. Per attirare l’attenzione dovrete presentarvi bene: siate voi stessi ma fatelo con un pizzico di fantasia. Dovete sempre sembrare affidabili: nessuno si fermerà per dare un passaggio ad un autostoppista che sembra un serial killer!
Dovete fare colpo sui passanti: solo in questo modo si fermeranno per farvi salire a bordo. Mostratevi sempre sorridenti e aperti all’incontro con il prossimo. Anche la postura è molto importante: siate il più possibile naturali, non troppo rigidi nè eccessivamente rilassati. Non indossate mai occhiali da sole ed accessori che possano coprire il volto e il collo: i passanti devono avere la possibilità di guardarvi bene prima di fermarsi. Preferite capi di abbigliamento sgargianti ma che non spicchino troppo rispetto all’ambiente circostante.
Come abbiamo prima puntualizzato, l’autostop richiede molta pazienza. Non scoraggiatevi se, dopo i primi venti minuti, ancora non trovate un passaggio. A volte bisogna aspettare un po’ prima di trovare il passante disposto a fermarsi. Tutto è molto relativo: vi sono giorni in cui sarà facile per voi trovare un passaggio istantaneo, altri che dovrete aspettare a lungo prima di salire su un’auto o su un camion. Pensate sempre positivo: alla fine della giornata troverete sicuramente un passaggio.
Viaggiare in autostop: è giusto scrivere un cartello con la destinazione?
Molti autostoppisti utilizzano un cartello su cui riportano la destinazione che desiderano raggiungere. Ebbene, questa scelta può avere i suoi pro e i suoi contro. In questo modo riuscirete a fermare solo coloro che vanno in quella precisa destinazione mentre molti passanti non si fermeranno perchè non sono diretti lì.
Viaggiare in autostop, a volte, vuol dire non raggiungere direttamente la propria destinazione finale ma riuscire a raggiungere destinazioni intermedie da cui poi ripartire per arrivare alla meta finale.
In questo senso, il cartello con la destinazione è sconsigliato: esso, infatti, diminuisce le vostre possibilità di viaggiare più velocemente.
Il viaggio in autostop e i bagagli: meglio non esagerare
Una delle regole fondamentali del viaggiare in autostop è quella di non portare troppi bagagli con sè. Chi viaggia in autostop, di solito, porta lo stretto indispensabile: uno zaino o una borsa possono andare bene. Dovete considerare, infatti, che i passanti saranno scoraggiati dal fermarsi per dare un passaggio ad un autostoppista carico di valigie. Prestate molta attenzione a questo aspetto e il passaggio tanto sospirato non tarderà ad arrivare.
Viaggiare in autostop: il galateo dell’autostoppista
Quando un’auto si ferma per darvi un passaggio, prendetevi un po’ di tempo per pensare. La prima impressione è quella che conta: si tratta di un passaggio sicuro? Il conducente vi sembra affidabile? Una volta entrati in auto, poi, dovete mantenere alta la conversazione: parlate di voi, non restate muti in un angolo, fate compagnia al conducente, ascoltate ciò che ha da raccontarvi.
Non addormentatevi mai durante un passaggio: è uno dei comportamenti più sconsigliati quando si viaggia in autostop. Non mollate mai la presa, mostratevi sempre molto interessati a ciò che il conducente ha da dirvi. Del resto state viaggiando sulla sua auto e a costo zero!
Autostop: la sicurezza prima di tutto
Quando si viaggia in autostop ci si espone sempre al rischio dell’ignoto. Quando vi ponete a bordo della strada, con il pollice alzato, non sapete mai chi si fermerà, se il conducente è una persona affidabile oppure se è un malintenzionato. Tutto dipende dalla gente che incontrerete ma non dovrete lasciare nulla al caso. Dovete infatti rispettare una serie di regole e consigli per viaggiare in autostop in totale sicurezza.
Innanzitutto, se potete, viaggiate in coppia: questa regola vale soprattutto per le donne. Quando chiedete un passaggio, prima di salire in auto, valutate attentamente la persona che si trova al volante. Se il conducente non vi fa una buona impressione, rifiutate il passaggio ma fatelo con estrema gentilezza. Il viaggio in autostop è regolato dall’istinto ed è sempre la prima impressione quella che conta.