Nel mondo frenetico e sempre in movimento del lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro è diventata una priorità cruciale per le aziende di ogni settore. Ma cosa si intende davvero per “sicurezza sul lavoro”? È molto più di una semplice frase o di un insieme di procedure da seguire. La sicurezza sul lavoro rappresenta un impegno profondo per proteggere la salute e il benessere dei lavoratori, al fine di creare un ambiente di lavoro in cui i pericoli e i rischi sono ridotti al minimo.
In questo articolo, esploreremo in dettaglio cosa si intende per sicurezza sul lavoro, analizzando le normative, i compiti e le responsabilità dei datori di lavoro, nonché il coinvolgimento dei dipendenti nella creazione di ambienti lavorativi sicuri.
Cos’è la sicurezza sul lavoro?
La sicurezza sul lavoro si riferisce a tutte le misure, provvedimenti e valutazioni adottate per garantire un ambiente di lavoro più sicuro. È considerata una condizione indispensabile e fondamentale per ogni azienda al fine di eliminare o ridurre al minimo i potenziali rischi e pericoli per la salute dei lavoratori. In particolare, la sicurezza sul lavoro mira a eliminare, ridurre o controllare i fattori di rischio derivanti dai processi lavorativi, gli incidenti e gli infortuni dei lavoratori e l’insorgere di malattie professionali.
L’obiettivo principale è consentire al datore di lavoro di evitare o minimizzare l’esposizione dei dipendenti a rischi correlati all’attività lavorativa, al fine di prevenire infortuni, incidenti e malattie professionali. Recenti studi di settore hanno dimostrato che una corretta politica aziendale orientata alla salute dei lavoratori porta benefici significativi, non solo in termini di relazioni umane, ma anche in termini di redditività: investire nella prevenzione sul luogo di lavoro può promuovere il benessere psico-fisico, creare un’atmosfera di tranquillità, diffondere positività e aumentare la produttività.
Sicurezza sul lavoro: cosa dicono le normative
La sicurezza sul lavoro in Italia è regolamentata dal Decreto Legislativo 81/08, noto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, aggiornato a gennaio 2019. Questo decreto ministeriale, emanato nell’aprile 2008, ha integrato e migliorato le norme precedenti riguardanti la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, compresa la famosa legge 626.
Rispetto alle normative precedenti, il Testo Unico, ossia il decreto legislativo 81/08, si caratterizza per una semplificazione apprezzata e una migliore razionalizzazione degli argomenti, compresi gli aspetti relativi alle sanzioni previste dal Ministero del Lavoro. Questo decreto stabilisce le regole, le procedure e le misure preventive da adottare per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, indipendentemente dal settore di attività. Tra le principali innovazioni introdotte nel Testo Unico, si evidenziano l’individuazione dei fattori e delle fonti di rischio, la riduzione del rischio nei luoghi di lavoro, il monitoraggio continuo delle misure preventive e lo sviluppo di una strategia aziendale accettata e condivisa.
Chi garantisce la sicurezza sul lavoro?
Partiamo col dire che il rispetto delle norme della sicurezza sul lavoro è obbligatorio per ogni azienda che abbia almeno un dipendente, poiché la sicurezza e la prevenzione sono concetti legati alla salvaguardia dell’individuo. L’indice di rischio, determinato dalla tipologia di azienda e dalle specifiche mansioni lavorative, determina il percorso da seguire e le misure preventive di protezione individuale da adottare.
Secondo il Testo Unico, il datore di lavoro è il principale responsabile della sicurezza sul lavoro e della salute in azienda, insieme al responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), ruolo che può essere ricoperto sia dal datore di lavoro che da un dipendente previa adeguata formazione. Tuttavia, sempre più spesso, i titolari affidano tale compito a un consulente esterno (RSPP esterno) per alleggerire il carico di adempimenti e responsabilità.
L’RSPP ha diversi compiti, tra cui l’ispezione degli ambienti di lavoro per verificare le condizioni di rischio per la salute dei lavoratori, la collaborazione nella descrizione aziendale e nella valutazione dei rischi, la presentazione di programmi formativi e informativi sulle misure di prevenzione, il monitoraggio dello stato aziendale e la pianificazione di interventi per il mantenimento e il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori, nonché la verifica dell’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature di lavoro.
Anche i dipendenti hanno un ruolo attivo nella sicurezza sul lavoro, in quanto devono essere consapevoli delle condizioni del loro ambiente lavorativo, dell’uso delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale, e devono partecipare alla valutazione dei rischi attraverso il loro rappresentante dei lavoratori (RLS). È responsabilità del RLS conformarsi alla normativa vigente per garantire l’applicazione corretta delle misure atte a ridurre o eliminare qualsiasi rischio per i lavoratori.