Il termine Big Data negli ultimi anni è diventato piuttosto popolare tra coloro che lavorano nel settore del marketing e in generale in quello informatico. In sole due parole infatti viene descritto un concetto piuttosto importante, vediamo qual è.
Quando si parla di Big Data ci si riferisce, come il nome stesso ci lascia intuire, a un volume di dati piuttosto grande che una specifica azienda inoltra ogni giorno. Però attenzione, se da una parte è importante la quantità dei dati, dall’altra lo è ancor di più la qualità.
Si parla infatti di dati a disposizione dell’azienda che contengono all’interno diverse informazioni di valore, che guidano l’azienda verso determinate scelte strategiche per il loro business. Sono perciò dati complessi e difficili da elaborare se cerchiamo di farlo grazie ai metodi tradizionali. Servono perciò dei software per poter estrapolare le informazioni desiderate.
Cosa sono i big data?
Il termine fa riferimento ai grandi dati, ricchi di informazioni, che vengono analizzati. Però in verità quando si parla di big data si fa riferimento all’insieme di tutte quelle tecnologie che permettono di eseguire un’analisi massiva dei dati.
Grazie a queste tecnologie i dati vengono estrapolati e analizzati, in modo tale da suddividerli ma allo stesso tempo comprenderne i legami in modo tale da poter stilare dopo strategie.
Si parla di big data perciò quando non solo si ha un sistema di dati elevato da analizzare attraverso specifici software, ma anche quando tali dati possono essere memorizzati ed analizzati dal sistema e provengono da fonti differenti.
A cosa servono i big data
Ma tutto questo a cosa serve davvero? I big data hanno lo scopo di servire l’azienda che vuole sviluppare nuovi modelli di business innovativi. Lo scopo di ogni buona azienda è quella di guardare al futuro, cercare di migliorare e crescere per rendere il suo business competitivo e in un certo senso, all’interno della sua nicchia, il migliore.
Che ruolo giocano in tutto questo i big data? A ottenere tutte quelle informazioni necessarie per comprendere meglio il target di riferimento e allo stesso tempo il comportamento di acquisto. Aiutano a rispondere a una serie di domande in modo concreto, perché è grazie all’estrapolazione e l’analisi di questi dati che è possibile comprendere i gusti e le abitudini delle persone, così come le reazioni che hanno davanti ad alcuni comportamenti aziendali.
Non possiamo sapere con totale sicurezza e in anticipo il comportamento degli utenti davanti a una specifica strategia, a una campagna pubblicitaria o un qualsiasi cambio di rotta all’interno dell’azienda. Se prima dei big data si poteva supporre o comunque arrivare a una conclusione dopo una lunga e difficoltosa analisi, oggi grazie ai vari software è possibile prevede in modo un po’ più preciso e vicino alla realtà quale sarà il risultato.
Analizzare questi dati permette di pianificare le varie azioni di marketing aziendali, dirigerle verso degli obiettivi un po’ più sicuri. Questo perché una volta che si ha la possibilità di conoscere in modo approfondito il target di riferimento, si ottengono dei risultati decisamente migliori a livello aziendale.
Conclusioni
I big data sono quell’insieme di dati quantitativamente e qualitativamente importanti per un’azienda al fine da conoscere meglio i gusti, le opinioni e le modalità di acquisto del proprio pubblico e clienti. A partire da questi dati è possibile arrivare a realizzare delle complesse e sofisticate strategie di marketing che permettono di raggiungere gli obiettivi aziendali prefissati.